Scrivi un commento
al testo di Alessandra Ponticelli Conti
Chiedo
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Chiedo al mattino dove sia il mio mattino, alla sera dove respiri una preghiera. Nessuno dice mai ciò che sa. Per questo, non si dimentica. Siamo nuvolaglie di terra? Isole riemerse dal mare? Forse una mano lo scriverà. Per ora, mi basta l'odore di due afflati di libertà.
|
Alessandra Ponticelli Conti
- 10/08/2019 18:40:00
[ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]
Grazie per avermi letto, caro Alberto. Grazie anche per averne compreso così bene il senso. Un caro saluto Alessandra
|
Alberto Becca
- 13/07/2019 07:21:00
[ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]
premesso che ogni premessa rischia di essere fine a se stessa se non connessa a cio che essa stessa sottende, il testo (essenziale, marziale, claustrale, filosofale) protende il lettore verso quelle domande che tutti, ogni giorno, forse ogni attimo dovremmo porci e che, tropppo spesso, rimangono senza risposta. Il dubbio, il rammarico, il dramma è che probabilmente le risposte alle domande che, senza se e senza ma, la lirica ci propone sono dinnanzi a noi, da sempre: siamo noi che non le sappamo leggere, cogliere, interpretare, ascoltare, vivere
|
|
|